'Dai proviamo a vedere il padiglione
del Giappone!!Sarà come fare le “prove di resistenza” per la
lunga durata del volo. Non mi dici sempre che vuoi andare in
Giappone?!!'
'Non è esattamente la stessa cosa
perché in volo posso: dormire, leggere, guardare un film e
soprattutto sono seduta!! Però proviamoci.'
Non mi dispiace l'idea e alzarsi presto
non mi pesa. In teoria con il cambio dell'ora non è così
traumatico, si dorme un' ora in più!Giusto?!
Colazione, pranzo al sacco e via!La
città la domenica mattina mi piace, è insolitamente deserta,
addormentata. Sembra riprendere fiato dopo una settimana di corse,
frenesie distratte e dopo un sabato sera di urla e bagordi di giovani
che vogliono divertirsi e dimenticare l'orologio per una sera. Fino
alle cinque del mattino ancora gli ultimi irriducibili che escono dai
locali ma poi.. è il silenzio, è il vento fresco del mattino. Il
frastuono della città sembra ancora lontano.
Mare di gente che corre quasi
gareggiando per la Marathona della vita. Tutti lì pronti a
guadagnarsi il primo posto. Ovunque parlano e scrivono di ore e ore
di coda e nessuno vuole perdersi la possibilità di poter dire: 'bè
si sapeva che era una lotta,ma io ho corso e ce l'ho fatta!'
Lentamente li osservo e mi fanno
simpatia nella loro assurdità, quasi rabbia nella loro convinzione.
I tornelli avrebbero dovuto aprirsi
alle 9 e in barba ai maratoneti più incalliti che hanno studiato
fino all'ultimo secondo la tabella di marcia si sono aperti prima
scombinando tutti i calcoli. Fiumi di gente grondante di sudore con
zaini pesanti e macchine fotografiche al collo che di prima mattino
corrono alla volta dei padiglioni più ambiti!!!
Noi alle 9:00 siamo già in
coda...parlano di 8 ore di attesa...ma come è possibile? 9:05 chiusa
la fila per il Giappone. 9 ore di coda!
Sono incredula...ma ne varrà davvero
la pena?
Armiamoci di tanta pazienza e iniziamo
questo lentissimo cammino. Alla fine siamo convinti sia un
esperimento sociale, vogliono testare la nostra capacità di
resistenza o più banalmente quante risse riescono a scoppiare a
causa dell'estenuante attendere...poco male...solo un paio di
discussioni animate finite in nulla fortunatamente. I maleducati che
si intrufolano facendo i furbi certo non mancano ma anche in quel
caso non so se è per la rassegnazione o cosa, nessuno dice nulla. A
qualcuno che fa finta di non capire lo si fa semplicemente notare e
lo si invita ad uscire la coda..ci provano speranzosi ma non
immaginano che qui in sette ore di attesa si diventa come vicini di
casa, come una grande famiglia.
E forse questo il loro scopo più
probabile: l'esperimento sociale...cosa succede mettendo insieme per
ore e ore perfetti sconosciuti provenienti da ogni parte di Italia e,
perchè no, anche del mondo di diverse età e classi sociali, che
semplicemente il caso ha messo vicini?
Sono sincera se non avessimo trovato i
ragazzi in coda non avremmo resistito..e guardandomi attorno non vedo
nessuno sbuffare o lamentarsi ma tutti chiacchierare, giocare a carte
nel modo migliore e persino leggere un libro. Non ho minimamente
avvertito lo scorrere del tempo alla fine un selfie per immortalare
la grande famiglia che si era creata...sette ore a parla ridere e
scherzare mentre passo dopo passo raggiungevamo la meta....entrati
dentro e avendo visto il tutto alla domanda:' Ma ne è valsa la
pena?'
Sì ma per il divertimento delle sette
ore in fila con la spensieratezza della gioventù e la loro fresca
ironia con la passione dei più maturi e la semplicità e la pazienza
dell'amalgamare insieme mondi e provenienze...lo stupore delle luci e
dei colori è durato un attimo.......